Raccolta adesioni su alcune proposte per migliorare il sistema delle PMI Italiane

 Facebook ci può dare la possibilità di raccogliere un grande numero di adesioni su alcune questioni che sono cruciali per il futuro delle PMI.
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Se riusciremo a coinvolgere tanti imprenditori potremmo fare delle azioni per far emergere i nostri problemi che nessuno ha voglia di accollarsi.  
 

Lavorando ogni giorno a contatto con Piccoli e Medi imprenditori, che si fanno dalle dodici alle quattordici ore di lavoro per sei giorni alla settimana, sono stizzito da come questa categoria sia vessata in ogni modo da tutti. Fra le tante cose che dovrebbero essere cambiate ne segnalo due a mio parere che sono ATTUALISSIME e che debbono essere denunciate.
 
1)       IMPOSSIBILITA’ DI LICENZIARE SENZA APRIRE UN VERTENZA SINDACALE
2)       INCAPACITA’ DELLE ASSOCAZIONI DI CATEGORIA DEGLI IMPRENDITORI SALVAGUARDARE I LORO INTERESSI BEI  SINDACATI E LE BANCHE
 
 
1) Molte imprese stanno cercando di compensare il calo del fatturato con il licenziamento di operai. Tuttavia i sindacati di categoria, anche se il licenziamento è per riduzione del personale, in modo pedissequo e scorretto, invitano i loro iscritti ad impugnare il licenziamento perché illegittimo. Il licenziamento per riduzione del personale deve essere fatto valutando un insieme di situazioni che sono: 1) L’anzianetà di servizio; 2) Il carico familiare; 3) e le capacità lavorative. Non essendoci una priorità precisa dei tre elementi è chiaro che un Giudice, pro lavoratore, troverà sempre un cavillo, una giustificazione per cui dichiarare il licenziamento illegittimo. Questo i sindacati lo sanno e si comportano di conseguenza. La pena nel caso si abbiano meno di quindici dipendenti è un risarcimento che va da una a sei mensilità circa. Mentre nel caso in cui si abbiano più di quindici dipendenti il Giudice può disporre la reintegrazione del licenziato d’ufficio.
Questo sistema è da terzo mondo e bisognerebbe fare qualcosa per cambiarlo altrimenti noi piccoli imprenditori saremo sempre sotto ricatto e soprattutto i lavoratori invece di lavorare saranno sempre di più incentivati a vivere il rapporto di lavoro in modo conflittuale.
 
2)Le associazioni di categoria delle PMI (Confindustria, Confartigianato, CNA, Confapi, Confcommercio, etc.) sono diventate delle strutture pachidermiche che servono solo a scopi politici. Infatti i Presidenti e i Direttori sono eletti dai partiti politici che in questo modo pensano di controllare il voto degli imprenditori iscritti.
Di fatto quindi nessuno si prende cura delle Piccole e Medie imprese che rimangano in balia dei sindacati e delle banche ma che nel contempo pagano le imposte, i contributi, gli stipendi e di fatto sorreggono l’Italia.
 
E’ ora di finirla.

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