Cosa devi fare nel 2009 nella tua azienda per DIFENDERTI
Carissimo
Ho creato questo fan club perché il mio lavoro quotidiano, di consulente aziendale, mi porta a conoscere l’incredibile mondo del Piccolo Imprenditore Italiano e non posso astenervi dal darti alcuni consigli che poi è quello che faccio tutti i giorni con i miei clienti.
Sicuramente per il 90% dei piccoli imprenditori italiani il 2009 sarà un anno durissimo come mai ce ne sono stati.
Ma, siccome una delle qualità del piccolo imprenditore è l’ottimismo e la capacità di trovare soluzioni a situazioni apparentemente irrisolvibili, non bisogna mollare.
La chiave di tutto sarà la gestione di due problemi:
- 1) Il calo dei fatturati e dei margini lordi di profitto sulle vendite;
- 2) L’Insolvenza.
1) Rispetto a questo punto non ci sono storie, sono solo due le strade da percorrere:
a) Ridurre i costi fissi;
b) Aumentare i prezzi o meglio trovare nuovi clienti a cui vendere a prezzi più alti o vendere nuove cose ai vecchi clienti.
Se il fatturato cala non puoi sostenere lo stesso livello di costi che avevi prima quindi non indugiare: TAGLIA. La prima voce da rivedere è il personale. Per fare questo usa la tecnica dello ZERO BASE COST. Prendi un foglio bianco e poi inizia a progettare su carta, da zero, la tua azienda come se fossi tu il consigliere di te stesso. Nel fare questo, non partire dalla situazione attuale, ma da un foglio bianco. Ai clienti che mi rispondono “ma come faccio poi?”, Oppure, “ma poi se arrivano gli ordini?”, ancora, “ma poi durante la stagione dove dobbiamo lavorare molto?” etc. rispondo sempre con un episodio che mi ha raccontato un mio cliente, trai più grandi, che fa 100 milioni di euro di fatturato. Bene, aveva realizzato una nuova linea produttiva, e il suo capo reparto gli chiese 5 dipendenti. Lui tranquillo, gli disse per ora si tratta di un nuovo prodotto pertanto doveva iniziare con due dipendenti. La produzione partì e gli ordini iniziarono ad arrivare, e il capo reparto ogni giorno tornava alla carica chiedendo altri tre dipendenti. Dopo sei mesi di richieste il titolare gli diede un altro dipendente. Oggi sono cinque anni che quel reparto, che sulla carta richiedeva 5 dipendenti, va avanti benissimo con tre. Capisci cosa voglio dire che quando le cose vanno bene, si tende ad allargare la borsa, e ad avere manie di grandezza. E una cosa che ci rende particolarmente gasati e quella di aumentare il numero di dipendenti. Questo atteggiamento porta nel tempo al crearsi e allo stratificarsi di forme di inefficienza che i nostri occhi non riescono più a vedere.
Sperimenta la situazione di vedere che, benché ci siano meno dipendenti, la produzione va avanti lo stesso.
Come questa ci sono altre decine di voci di costi su cui è possibile intervenire, e questo è una parte del nostro lavoro: aiutarti a tagliare i costi inutili.
Trovo sempre una grande difficoltà a far comprendere che se il lavoro cala bisogna ridurre i costi di gestione, ma se non si è determinati a farlo, si corre il rischio di mettere a repentaglio la stabilità dell’azienda. NON CI SONO SANTI.
Rispetto all’aumento del margine sulle vendite, questo è certamente un ambito più complicato ma ti assicuro non impossibile, diciamo che anche questo fa parte del nostro lavoro, e abbiamo decine di aziende che all’inizio mi guardavano come se fossi un imbecille e i loro occhi dicevano “Eccolo è arrivato il Professor capisco tutto io, ma che ne sai tu del nostro mercato!”. Dopo qualche mese hanno dovuto ammettere che avevo ragione: è possibile aumentare i margini su vecchi e nuovi clienti. Il lavoro è lungo ma non impossibile e parte dal cominciare a rivedere i rapporti con i clienti: quante chiamate “Disinteressate” hai fatto l’ultimo anno ai tuoi clienti, o li hai chiamati solo per sollecitare il pagamento di una fattura?”.
L’arte di aumentare il margine è costituita da una miriade di accortezze che però sommate a loro consentono al conto economico di creare utili. Rifletti su questo ambito vedrai che troverai qualche tattica giusta.
A mio parere comunque l’aspetto cruciale del 2009 saranno le riscossioni. Moltissime aziende avranno difficoltà di cassa e questo rallenterà i pagamenti creando ancora più difficoltà e così via. Alla fine rimarranno solo coloro che hanno resistito che saranno pronti a sfruttare la ripresa del 2011 avendo meno concorrenti. Quindi piuttosto che rischiare di non riscuotere NON VENDERE e se VENDI, VENDI BENE. Scrivi questa frase grande nel tuo ufficio e falla diventare una ragione di vita perché seguirla salverà la vita alla tua azienda.
Se vorrai approfittare di noi non hai che da chiamarci chiedendo una visita gratuita senza impegno e senza costi, ci faremo una chiacchierata, e potrai conoscere la nostra attività di consulenza a 360′ sulla gestione aziendale.
La crisi è dura, ma è anche una straordinaria occasione da cogliere per porre le basi su di un futuro più solido per la tua azienda.
Buon 2009
Prof. Simone Brancozzi e lo staff di https://www.simonebrancozzi.com/