Attività istruttorie connesse all’esecuzione delle indagini finanziarie

A partire da oggi, Giovedi 31 marzo 2016, tutte le banche (anche Poste Italiane) dovranno inoltrare all’Agenzia delle entrate i dati relativi a giacenza media, saldo del conto corrente di inizio e fine anno, ammontare di depositi e investimenti posseduti, titolarità e modalità di utilizzo delle carte.

Tutto questo per consentire all’Agenzia delle entrate di svolgere “attività istruttorie connesse all’esecuzione delle indagini finanziarie” mirate alla lotta all’evasione
L’agenzia delle entrate incrocerà il tutto con i dati sui redditi dichiarati per verificare le posizioni sospette.

I controlli mirano a dare una svolta alla lotta all’evasione fiscale. In realtà uno strumento che servirà soprattutto da deterrente. Il contribuente, cioè, sa che il Fisco dispone di quest’arma in più, anche se i controlli effettivi saranno limitati.

In realtà, i dati del periodo 2011/2014, raccolti retroattivamente, erano stati già al ‘setaccio’ dell’Agenzia delle Entrate. Già dal 2012 le banche e gli operatori finanziari hanno l’obbligo di trasmettere all’Agenzia i saldi di fine anno dei loro clienti ma la legge di stabilità 2016 ha consolidato il meccanismo ed esteso l’opera di controllo.

I contribuenti ‘sotto indagine’ verranno avvisati e sarà il giudice tributario ad esprimersi in caso di contenzioso

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